Papa Francesco a Ur dei Caldei: “Guardiamo il cielo
e camminiamo sulla terra”

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06 03 2021

Qui, dove visse Abramo nostro padre, ci sembra di tornare a casa” Inizia così il discorso che Papa Francesco ha tenuto a Ur, in Caldea, dopo che, in mattinata, aveva incontrato a Najaf il grande ayatollah Ali Al-Sistani. 

“Qui – continua Francesco – Abramo sentì la chiamata di Dio, da qui partì per un viaggio che avrebbe cambiato la storia. Noi siamo il frutto di quella chiamata e di quel viaggio”.

Il patriarca Abramo, che oggi ci raduna in unità, fu profeta dell’Altissimo. Un’antica profezia dice che i popoli «spezzeranno le loro spade e ne faranno aratri, delle loro lance faranno falci» (Is 2,4). Questa profezia non si è realizzata, anzi spade e lance sono diventate missili e bombe. 

Da dove può cominciare allora il cammino della pace? Dalla rinuncia ad avere nemici. Chi ha il coraggio di guardare le stelle, chi crede in Dio, non ha nemici da combattere. Ha un solo nemico da affrontare, che sta alla porta del cuore e bussa per entrare: è l’inimicizia. 

Mentre alcuni cercano di avere nemici più che di essere amici, mentre tanti cercano il proprio utile a discapito di altri, chi guarda le stelle delle promesse, chi segue le vie di Dio non può essere contro qualcuno, ma per tutti. Non può giustificare alcuna forma di imposizione, oppressione e prevaricazione, non può atteggiarsi in modo aggressivo”.

Cliccate QUI per leggere il discorso integrale.


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