Figli della luce, prendetevi
cura della città che abitate.
cura della città che abitate.

Parole chiare quelle che l’Arcivescovo Mario Delpini ha rivolto ai fedeli in Duomo, per la celebrazione eucaristica nella prima domenica dell’Avvento ambrosiano, Parole che risuonano tra le navate della Cattedrale con una particolare intensità, nel richiamo, a quei fili della luce che siamo – o meglio dovremmo essere – tutti noi. Figli della luce sono coloro che ascoltano la parola del Signore e credono in Lui e che, per questo, considerano «il tempo come occasione per dare testimonianza». Anche nella politica, anche se «non si identificano con un partito, non portano un distintivo, ma cercano alleati per ciò che a loro sta a cuore, perché suono uomini e donne di buona volontà».
E, quindi, «non parlano con slogan e frasi fatte, sono insofferenti dei pregiudizi, disposti a cambiare idea se si rendono conto di avere idee da correggere. Si riconoscono perché pensano, invece di ripetere, ascoltano e dialogano invece di insultarsi e gridare».
Ma leggete il testo integrale dell’omelia. Lo trovate cliccando QUI
QUI invece trovate il servizio di Annamaria Braccini sul sito della Diocesi