Messa della fraternità a Greco, concelebrata da tre Monsignori

News > Liturgia e Sacramenti > Altre celebrazioni > Messa della fraternità a Greco, concelebrata da tre Monsignori
08 11 2013

(a cura di Luisa)
Giovedì 7 novembre, in preparazione alla festa di San Martino, la comunità si è raccolta nella chiesa di Greco per la Messa della fraternità, anziché a Santa Maria Goretti come di consueto.

Intorno all’altare, oltre ai sacerdoti  attuali don Giuliano, Don Stefano e don Eduardo, abbiamo ritrovato con piacere mons. Giuseppe Ponzini e mons. Silvano Provasi , coadiutori a Greco rispettivamente negli anni ’60-’70 e ’80. A presiedere l’assemblea è stato invece mons. Gianni Cesena, nativo di Greco ma “assente” dal nostro quartiere da moltissimi anni, anche perché la sua famiglia si è trasferita in altra zona di Milano già ai tempi del suo ingresso in seminario.

Don Gianni durante l’omelia ha ricordato don Giuseppe Malberti,
parroco dal ’59 al ’74, dato che tra poco ricorreranno 40 anni dalla morte, e ci ha riportato con la memoria ai tempi della sua infanzia, quando era chierichetto  in parrocchia. Ha ricordato due “momenti” passati accanto a lui, il primo quando lo aiutava a salire le scale (dato che aveva problemi cardiaci) e il parroco, seppur affaticato, non smetteva di parlare, mostrava grande passione e resistenza. Nativo di Desio, terra natale di Achille Ratti (papa Pio XI), dove, secondo il parere di don Gianni, esisteva un cristianesimo “roccioso” che formava personalità indistruttibili per la fede e la pratica cristiana. Il ragazzino di allora aveva capito che il “Signor Prevosto” era per lui un punto fermo, una roccia su cui stare fermi. Don Malberti, sapendo che desiderava entrare in seminario, gli ripeteva sempre: ”sei disposto al sacrificio?” inteso come volontà di spendere tutte le forze ed il suo tempo per il ministero che stava per scegliere.

La seconda immagine è quella del parroco che scende in oratorio e, raggiunto da un pallone sfuggito ai ragazzi, con una certa sapienza tecnica sa rilanciarlo; vicino a lui c’erano Vittorino Viganò, il papà di don Gianni e Siro Gorla adulti suoi collaboratori. E’ un aspetto interessante per una comunità nel mondo di oggi, quando si vorrebbe che gli adulti nella fede vivessero come tali non solo nella comunità ma anche al di fuori di essa.

Prosegue ricordando che il Signor Prevosto prematuramente scomparso, amava la sua chiesa ed aveva un posto particolare vicino al confessionale dove lo si trovava spesso a pregare.

Conclude commentando il Vangelo: “noi siamo abituati a contrapporre fede e carità, verità e amore, evangelizzazione e promozione umana … come dire che se uno si dedica alla spiritualità non può dedicarsi ai poveri e viceversa. San Martino invece ha unito i due aspetti, prima dividendo il mantello poi, da vescovo, combattendo i falsi idoli".

Come ogni anno in questa occasione, si sono ricordati i defunti dell’anno.

Abbiamo pregato insieme a Ugo Pavanello, che vive nella nostra Comunità e che sabato 16 novembre sarà ordinato diacono permanente.

La serata si è conclusa con la cena fraterna, in un bel clima di amicizia; sono affiorati ricordi della scuola materna gestita dalle suore di santa Giovanna Antida, che hanno cresciuto i bambini di Greco compreso don Gianni e molti presenti, la scuola elementare con la “palazzina” dove si frequentava con i “doppi turni” per lo spazio ridotto dovuto alla ristrutturazione in atto, i bei cortili condominiali dove i bambini potevano giocare, l’oratorio maschile diviso da quello femminile, ecc…

Grazie a tutti i partecipanti!

Per vedere qualche foto clicca qui

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


CONDIVIDI!