Scola: la divisione dei cristiani ferisce il Vangelo

«La divisione è una ferita che danneggia la più santa delle cause, la predicazione del Vangelo». Lo ha detto il nostro Arcivescovo, il cardinale Scola, presiedendo la preghiera ecumenica per l'unità dei cristiani a Monza. Il cardinale ha sottolineato con forza la necessità di un cammino comune delle chiese cristiane. Un’urgenza che si inserisce significativamente «a seguito della 13’ assemblea ordinaria del sinodo, del 50’ anniversario dall’apertura del Concilio vaticano secondo, nell’anno della fede». Tre ricorrenze «che in armonia richiamano una caratteristica essenziale della Chiesa di Cristo: la missione».
Poi, durante la celebrazione – nel Duomo di Monza – dei Vespri votivi dell'esaltazione della Croce, commentando il versetto del Vangelo in cui alla «confessio fidei» del centurione è contrapposto l’atteggiamento delle donne, seguaci di Gesù, che sul Golgota «osservavano da lontano», l’arcivescovo si chiede se «non siamo anche noi cristiani di oggi gente che guarda Gesù solo da lontano». Con Lui, che è «il senso pieno della nostra vita», risponde, dobbiamo avere «un rapporto personale e comunitario, dandogli del tu nel quotidiano».
Mercoledì il cardinale Scola prenderà parte al "Dialogo a due voci tra ebrei e cristiani" nell'Aula Magna della Cattolica. La seconda voce sarà quella del Rav Giuseppe Laras, presidente del Trobunale Rabbinico del Centro-nord Italia. Per leggere i particolari e il calendario degli altri appuntamenti…
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