
Stasera, mercoledì 16 ottobre alle ore 21 al Centro Pime Milano, Suor Giuliana Galli, religiosa del Cottolengo, terrà una conferenza su “FEDE E DIGNITÀ, NON NOMINARE AMORE INVANO”.
L'incontro si inserisce nel ciclo di conferenze dell'Ottobre missionario, incentrato quest'anno sul tema: "La fede che libera".
Si può portare un'istanza etica e un'attenzione per gli ultimi anche all'interno di una grande banca? È quello che cerca di fare suor Giuliana Galli, religiosa del Cottolengo, che dal 2008 è nel Consiglio della Fondazione Compagnia di San Paolo.
Quando venne nominata, i giornali la ribattezzarono "sorella banca". In realtà, suor Giuliana è molto altro e molto di più. Responsabile per 24 anni della Piccola Casa della Divina Provvidenza-Cottolengo di Torino, con laurea in sociologia e un master in Scienze del comportamento in Florida, è stata un punto di riferimento del mondo del volontariato torinese, dove si è occupata di minori e madri in difficoltà, di malati e immigrati, di persone sole, senza fissa dimora, coppie in crisi… Fondatrice di Mamre, un Centro d'avanguardia per l'etnopsichiatria in Italia, continua a essere membro del Consiglio di indirizzo della Fondazione Compagnia di San Paolo. «Oggi lavoriamo con le nuove povertà: i precari, i cassaintegrati, i lavoratori che non hanno i soldi per pagare il mutuo». Insomma, sempre e comunque in pr ima fila per gli ultimi. Partendo da ciò che dà senso alla cose: amore. Purché non lo si nomini invano.
"Non nominare amore invano" è anche il titolo del suo libro (Piemme 2013), le cui riflessioni ispireranno il prossimo incontro dei mercoledì di Ottobre al Pime.