Non dimentichiamoci di Dio. L\’ultimo libro del cardinale Scola

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17 04 2013

«Se la libertà religiosa – espressione emblematica della libertà di coscienza che riguarda chi crede e chi non crede – non diviene libertà realizzata, posta a capo della scala dei diritti fondamentali, tutta la scala è destinata a crollare». È questo il messaggio che il cardinale Scola lancia nel suo ultimo libro "Non dimentichiamoci di Dio. Libertà di fedi, di culture e politica" che ha presentato l'altra sera all'Auditorium di Milano.

Un libro coraggioso che affronta i problemi della libertà di fede, di cultura e politica che sono al centro di un dibattito quanto mai attuale e complesso per le marcate diversità che il problema presenta nelle democrazie rispetto alle dittature, nei Paesi a maggioranza musulmana e in quelli più secolarizzati.

A presentare il libro, esprimendo al contempo il loro personale punto di vista, quattro ospiti d'eccezione: Ferruccio de Bortoli, direttore del Corriere della Sera, Ezio Mauro, direttore di Repubblica, Giuliano Ferrara, direttore del Foglio e Francesco d'Agostino, editorialista di Avvenire.

Quattro giornalisti, quattro visioni diverse.  C'è l'analisi di Giuliano Ferrara: «Il conflitto tra fede e regione non si risolverà mai, resta il fatto che uno Stato incapace di aprirsi al Sacro rende la sua società più povera». C'è la precisazione di Ezio Mauro: «È chiaro che la democrazia non ha giurisdizione sulle leggi di Dio, purché non si pretenda che quelle leggi debbano valere anche per me». C'è la riflessione di Ferruccio de Bortoli: «Possiamo anche togliere il crocifisso dalle aule, ma non abbiamo affatto la certezza che una parete vuota ci renda più liberi o migliori». C'è l'avvertimento di Francesco D'Agostino sulla «dimenticanza forzata» di Dio: «Attenzione a non confondere un nobile atteggiamento di tolleranza con la realizzazione concreta della libertà».

E infine c'è la sintesi del cardinale Angelo Scola: «Se duemila persone, anziché starsene a guardare la tv, si muovono per venire a sentire un dibattito di questo tipo vorrà pur dire qualcosa… E questo qualcosa merita spazio».

Leggi QUI il servizio apparso nel sito della Diocesi

Qui sotto il video integrale della serata, con i quattro interventi e il commento finale dell'Arcivescovo.


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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