Come è cambiato il profilo della Curia ambrosiana

Le nomine comunicate alla fine di giugno dall’Arcivescovo fanno seguito a quelle del Vicario generale e dei Vicari episcopali di zona annunciate durante la Messa crismale del 5 aprile. Il cardinale Angelo Scola ha modificato il profilo della Curia ambrosiana, preparandola alla sfida che l'attende nei prossimi mesi.
Nel frattempo Benedetto XVI ha nominato mons. Carlo Redaelli, vicario generale della Diocesi milanese dal 2004 ad oggi, quale nuovo Arcivescovo metropolita di Gorizia. Si tratta di una Chiesa importante che si trova «nell’antichissimo Patriarcato di Aquileia» e che ha saputo «farsi missionaria» non solo nelle terre alto adriatiche, ma anche in Slovenia, dei due Norici e nella Pannonia.
Lo aspetta quindi un grande lavoro come Pastore in una terra vastissima, se si pensa che la Metropolia di Aquileia contava in passato ben 57 diocesi, e oggi sono comunque 17 in Italia – ha Ricordato Scola -, 15 solo nel Triveneto oltre a Mantova e a Como; a queste si aggiungono 6 in Slovenia, 3 in Croazia, 7 in Austria e 3 in Germania.
Lo stesso mons. Redaelli non esclude di mettersi a studiare la lingua slovena per poter meglio dialogare con i suoi fedeli. La considera «una sfida» e sa che la Chiesa di Gorizia è un «crocevia di culture e di popoli».
Qui sotto il video trasmesso da ITL con il riepilogo del nuovo profilo della Curia ambrosiana.