Festa patronale di San Martino

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14 11 2013

( a cura di Luisa)
Domenica scorsa, a Greco, la nostra comunità pastorale ha saputo ben coniugare la Giornata diocesana Caritas con la festa del Santo patrono S. Martino.

La mattina è cominciata con l’incontro con Luca, responsabile del centro di accoglienza-ex rifugio di fratel Ettore, che avevamo già conosciuto in occasione della festa della comunità pastorale, il 20 ottobre. Ha raccontato la sua esperienza e la situazione di precarietà presente oggi sul nostro territorio; se vuoi conoscere maggiori dettagli clicca qui.

E’ seguita la Messa alle 11, col festoso benvenuto di don Giuliano a tutti gli ospiti presenti insieme ai membri della comunità e provenienti sia dal centro di accoglienza di via Sammartini che dal dormitorio, con i rispettivi responsabili Daniela e Luca; benvenuto a Stefano, della comunità di Sant’Egidio  e ad Ugo Pavanello che sabato prossimo sarà ordinato diacono permanente.

Il parroco, davanti ad un’assemblea così ricca, ha espresso grande gioia nel constatare che l’esperienza di accoglienza “non riguarda solo gli addetti ai lavori”, “anche Gesù è venuto in mezzo a noi non nel tempio di Gerusalemme ma in una grotta”.
Il mondo sta cambiando e noi dobbiamo conoscere la realtà, stando attenti ai giudizi che elaboriamo: se due fidanzati conviventi chiedono di sposarsi in chiesa è un bel dono, se imprenditori che hanno perso il lavoro e sono sulla strada, o persone che conoscono anche tre, quattro  lingue stanno al rifugio Caritas non possiamo certo giudicare o condannare.

Ha proseguito aggiungendo che poche settimane fa nella festa del II anniversario della C.P. aveva chiesto “ ma noi che ci stiamo a fare nel quartiere?” ed è stato contento di leggere il messaggio del nostro Cardinale, in occasione della giornata Caritas, che  spiega che attraverso lo svolgimento della loro attività molti uomini e donne entrano in contatto con il Vangelo anche senza saperlo. …
Già all’inizio di quest’anno pastorale con la lettera a tutti gli abitanti della nostra diocesi dal titolo “il campo è il mondo, vie da percorrere incontro all’umano” l’Arcivescovo evidenziava che le attività e la sensibilità promosse dalla Caritas ambrosiana in diocesi rappresentano una via privilegiata lungo la quale la comunità cristiana esce da se stessa e va incontro all’uomo , specie lungo le strade della fragilità e dell’esclusione in quelle periferie esistenziali di cui ci ha parlato papa Francesco. E proprio sul nostro territorio, ha sottolineato il parroco, ci sono dei luoghi veramente significativi,  e noi abbiamo l’occasione straordinaria di vivere il Vangelo non chiusi nelle quattro mura ma proprio dove abitiamo. Ha poi concluso l’omelia invitando tutti sul sagrato, che  “deve diventare un megafono per il nostro quartiere e per la nostra città di Milano” per un momento di fraternità e di condivisione con i fratelli e le sorelle presenti.
Non è mancato il ringraziamento ad Ugo che  ha scelto di mettersi a servizio della chiesa nell’aspetto del diaconato, nell’economia dell’amore che è il prendersi cura dei poveri … “anche questo è Vangelo vissuto e di questo oggi noi rendiamo grazie al Signore.”

Al momento dell’offertorio gli operatori Caritas della comunità hanno portato all’altare i cesti con i panini (gesto tratto dall’antica tradizione della festa grechese) che è stato posto ai piedi della statua di S. Martino, poi benedetto e distribuito alla fine della Messa.

In seguito Stefano, della comunità di sant’Egidio, ci ha aggiornato sulla situazione dei profughi Siriani, che dall’inizio del mese di ottobre hanno cominciato ad arrivare alla stazione centrale di Milano; sono scappati dalla guerra, raccontano delle difficoltà del viaggio in mare e dei compagni morti, del desiderio di proseguire il viaggio verso il nord Europa. Attorno a questa situazione di emergenza si è creata una rete molto bella di solidarietà per aiutarli a curare le ferite fisiche e spirituali, offrire loro la possibilità di una doccia. I primi a muoversi in aiuto dei profughi sono stati giovani musulmani cui si sono aggiunti ben presto i volontari di Sant’Egidio e persone credenti di varie religioni, per portare medicinali, cibo e coperte; la vicenda ha scosso la città ed anche il comune di Milano ha risposto aprendo due centri transitori. Stefano ha ringraziato la nostra comunità  che ha risposto all’appello di raccolta delle coperte; questa esperienza ci ha aiutato a scoprire una città dal volto più umano ed a vivere un’esperienza di dialogo interreligioso.

Infine, dopo la benedizione, sono stati distribuiti due panini a tutti i presenti: uno da portare a casa per condividerlo con i familiari e il secondo da offrire, insieme ad un sorriso e ad una stretta di mano, ad un fratello sulla piazza per poter proseguire un momento di fraternità, di umanità. L’invito è stato accolto da molti e la piazza era gremita di gente ….

Nel pomeriggio l’ultimo appuntamento della giornata, il concerto del coro degli alpini, Coro Alpe di Saronno, ha avuto un grandissimo successo: in chiesa si sono ben presto esauriti i posti a sedere e il pubblico, catalizzato dai bravi coristi e dai canti tradizionali conosciuti da tutti, ha seguito con grande interesse e commozione.

Per vedere le foto della giornata di festa clicca qui

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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