Tra sabato e domenica
due turni di Cresime

Tra sabato 29 e domenica 30 aprile saranno 39 i ragazzi e ragazze della nostra Comunità pastorale a ricevere la Cresima, divisi in due turni: durante la Messa delle ore 18.00 sabato e durante la Messa delle 10,30 domenica, in entrambi i casi a S. Maria Goretti.
Il termine tecnico di questo sacramento è “Confermazione”, il che suggerisce che questo sacramento ratifica la grazia battesimale e ci unisce più saldamente a Cristo: rafforza il nostro rapporto con la Chiesa e ci dà una speciale forza dello Spirito Santo, per difendere la fede e confessare il nome di Cristo senza vergogna della sua Croce.
Per questo Papa Francesco raccomanda sempre “che i nostri bambini, i nostri ragazzi, ricevano questo Sacramento. Infatti abbiamo spesso cura che i nostri figli siano battezzati, ma non abbiamo altrettanta cura che ricevano poi la Cresima: così facendo però resteranno a metà cammino e non riceveranno lo Spirito Santo, che è tanto importante nella vita cristiana, perché ci dà la forza per andare avanti“.
Lo Spirito Santo infatti ci regala sette “doni” che ci permetteranno di vivere la nostra vita cristiana in modo aderente al progetto che Dio ha per noi.
Quali sono i sette doni? Eccoli:
- il primo dono è la sapienza, che ci fa scoprire quanto è buono e grande il Signore e, come dice la parola, rende la vita piena di sapore, perché si possa essere, come diceva Gesù «sale della terra». Il sale è ciò che da sapore ai piatti!
- poi il dono dell’intelletto, così che possiamo comprendere in profondità la Parola di Dio e la verità della fede;
- quindi il dono del consiglio, che ci guiderà alla scoperta del progetto di Dio sulla tnostra vita;
- il dono della fortezza, per vincere le tentazioni del male e fare sempre il bene, anche quando costa sacrificio;
- viene poi il dono della scienza, non scienza nel senso tecnico, come è insegnata all’università, ma scienza nel senso più profondo, che insegna a trovare nel creato i segni le impronte di Dio, a capire come Dio ci parla in ogni tempo;
- un altro dono è quello della pietà, che tiene viva nel cuore la fiamma dell’amore per il nostro Padre che è nei cieli, in modo da pregarLo ogni giorno con fiducia e tenerezza di figli amati; di non dimenticare la realtà fondamentale del mondo e della mia vita: che c’è Dio e che Dio c conosce e aspetta la nostra risposta al Suo progetto;
- il settimo e ultimo dono è il timore di Dio. Timore di Dio non indica paura, ma sentire per Lui un profondo rispetto, il rispetto della volontà di Dio che è il vero disegno della nostra vita ed è la strada attraverso la quale la vita personale e comunitaria può essere buona; è il desiderio di fare il bene, di fare la verità, di fare la volontà di Dio.