Iniziazione cristiana: a fine febbraio il nuovo percorso

Si sente l’esigenza di un rinnovamento della proposta di iniziazione cristiana per i nostri bambini e ragazzi e per i loro genitori. La situazione infatti è in continuo mutamento: il contesto sociale e familiare nel quale i ragazzi oggi crescono non è più lo stesso di decenni fa. Non è più possibile presupporre tranquillamente una conoscenza del mistero di Cristo e della Chiesa, una pratica di preghiera avviata, una vita morale sviluppata. Ciò che una volta si percepiva molto più direttamente, quasi si respirava nell’ambiente, ora deve essere guadagnato in modo più personale.
Lo aveva avvertito già il precedente Arcivescovo, il card. Dionigi Tettamanzi che aveva lanciato nuovi percorsi di sperimentazione sette anni fa, nel 2005. Il progetto si prefiggeva di non limitarsi alla catechesi, ma di «allargare gli orizzonti alla vita liturgica, di preghiera e di fede attraverso la condivisione e il servizio». L’intuizione di Tettamanzi e della diocesi ambrosiana è stata quella di considerare la fascia di età 0-14 anni, mentre le altre diocesi hanno puntato su 7-12 anni. Nel 2005 hanno aderito all’iniziativa 169 parrocchie distribuite in tutte le zone pastorali. La sperimentazione comprendeva tre momenti: dal battesimo ai 6 anni (fase A); dai 7 a 12 anni, periodo tipico del catechismo (fase B) e dai 12 ai 14 anni, detta mistagogia, che segna l’adolescenza (fase C). Nell’ultimo documento presentato al Consiglio episcopale milanese risultavano coinvolti 1200 tra catechisti, preti e operatori, e 10 mila tra bambini e famiglie.
Adesso l'attuale Arcivescovo ha avviato la fase conclusiva di questo processo di rinnovamento. Il card. Scola ha infatti affrontato il tema in sede di Consiglio episcopale lo scorso 31 ottobre, offrendo alcune linee guida sulla proposta di iniziazione cristiana per i prossimi anni. Su alcune singole questioni, peraltro molto rilevanti, ha espresso il desiderio di ascoltare il parere del Consiglio presbiterale, del Consiglio pastorale e dell’Assemblea dei Decani, che nei prossimi mesi saranno chiamati a esprimersi in modo autorevole. La decisione conclusiva, con l'emanazione delle nuove direttive per il cammino di iniziazione cristiana dei nostri bambini e ragazzi, sono attese per il 22 febbraio 2013, nel corso di un nuovo Consiglio episcopale (quello di tutti i vescovi della diocesi).
Che il Signore illumini le loro menti e i nostri cuori.
Del problema si sta occupando anche il sito della Diocesi, in un articolo di mons. Tremolada sul "cantiere aperto" dell'IC e in un secondo servizio sulle sperimentazioni nelle comunità.