Oggi in Duomo: Ugo Pavanello diacono permanente

Il grande giorno è alle porte: sabato prossimo, 16 novembre, alle 17,30 in Duomo, l'Arcivescovo card. Scola ordinerà Diaconi permanenti 8 laici. Tra questi Ugo Pavanello, che vive nella nostra Comunità, membro per quattro mandati del Consiglio pastorale parrocchiale di Santa Maria Goretti. Da quando siamo diventati Comunità Pastorale è membro del Direttivo, oggi ribattezzato Diaconia.
Il giorno successivo, domenica, il neo-diacono Ugo tornerà nella nostra comunità: alle 8,30 a San Mazrtino in Greco e alle 10,30 a Santa Maria Goretti (dove sarà presente anche padre Giuseppe Serighelli), proclamerà il Vangelo e terrà l'omelia. Saremo commossi e attenti e lo stringeremo in un affettuoso abbraccio corale. Per noi sarà un esempio, una preziosa testimonianza di come Dio ci segue e ci chiama nel momento e nei modi che Lui sceglie.
La sua chiamata al Diaconato è un dono per la nostra Comunità che si è dimostrata "campo fertile", come scrive lo stesso Ugo, per favorire la crescita del seme buono che oggi diviene pianta al servizio della Chiesa. E noi, la sua Comunità, continueremo a sostenerlo con le nostre preghiere.
Che figura sia un Diacono permanente e cosa sia chiamato a fare nella Chiesa ce lo spiega proprio Ugo con questo articolo che si conclude con una breve testimonianza sulla sua esperienza in merito.
Nel sito della Diocesi, a questa pagina la notizia e un'intervista a don Giuseppe Como, rettore per la Formazione al Diaconato permanente. "Pur con le fatiche che si sperimentano, – afferma don Giuseppe – i diaconi sposati testimoniano che il ministero fa bene anche al matrimonio, toglie tempo, ma la relazione coniugale ci guadagna in qualità. Il matrimonio poi dà al ministero un senso di concretezza e di attenzione alla vita quotidiana che poi si riflette positivamente nello stile delle relazioni pastorali".