Sabato Santo presso la Pietà Rondanini

(a cura di Giusy) Le meditazioni mattutine del Triduo 2014 ci hanno portato questa mattina, Sabato santo, dinnanzi alla Pietà Rondanini, custodita al Castello Sforzesco.
Nel silenzio del Museo, aperto eccezionalmente per noi mezz'ora prima del normale orario per il pubblico, abbiamo potuto contemplare il grande capolavoro di Michelangelo, aiutati dalla spiegazione di don Giuliano. La lettura artistica di quest'opera conduce ad un significato spirituale altissimo.
Non si capisce se il corpo di Cristo, compenetrato nella madre, stia per morire o per nascere: è l'uno e l'altro. Ed è insieme il mistero della coppia umana nel meraviglioso gesto della vita. In quest'opera si può scorgere anche un inno alla risurrezione, che attraversa il movimento del vivere come un morire obbediente, una libertà che si affida, pronta ad accogliere un dono.
Il percorso del Triduo, alla luce della pagina delle Beatitudini di Matteo (Mt 5, 3-12), ci ha posto una triplice domanda: In che cosa consiste la beatitudine cristiana? Come è possibile? Come si dà? La contemplazione della Pietà Rondanini ci apre ad una risposta: "Tu non hai voluto né sacrificio né offerta, un corpo invece mi hai preparato…Allora ho detto: Ecco, io vengo…per fare, o Dio, la tua volontà" (Eb 10, 5b-7).
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davanti alla Pietà Rondanini “MORIRE E RINASCERE”
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