Il ‘nostro’ Vangelo sulla pietra pasquale ai piedi dell’altare

La sera del sabato vigilia di Pentecoste, durante la veglia, è stato deposto sulla pietra ai piedi dell'altare un librone, con le pagine fittamente scritte a mano. Gabriella Fregoso, che da quattro anni si occupa di trascrivere su quelle pagine quanto esce dalle riunioni delle Cento Case, descrive e spiega così il significato del librone e del gesto.
«Il "nostro Vangelo". Lo abbiamo chiamato così e, senza voler essere accusati di presunzione, credo che il titolo dell’iniziativa sia pertinente per due motivi.
Il primo è il suo carattere formativo, cioè l’opportunità, attraverso un semplice esercizio, di far nostra la Parola meditandola e imparandola, riscrivendola, dando così al cuore la possibilità di custodirla e allo Spirito, che in noi agisce, di riproporgliela.
Il secondo motivo è di carattere tecnico, strategico: lasciare una testimonianza effettiva di un cammino.
E’ ormai il quarto anno che i gruppi appartenenti al cammino delle 100 case, a fine percorso, riscrivono, commentandolo e pregandolo, un brano del Vangelo. Esso ci viene consegnato alla “Salita al tempio” di inizio Quaresima e restituito alla comunità durante la Veglia di Pentecoste.
Le case riunite, avvalendosi di alcuni strumenti eccellenti (quali i commenti di Silvano Fausti ai Vangeli e alcuni scritti di S. Ambrogio) e facendosi guidare dalla sensibilità dei loro componenti, riflettono sulla Parola di Dio assegnata, ne scrivono un commento e compongono una preghiera.
L’intero lavoro viene trascritto a mano sulle pagine di un libro (a suo tempo preparato ad hoc) così che tutta la comunità possa averlo a disposizione per sfogliarlo e soffermarsi sulla lettura.
La suddivisione di ogni pagina ha una specifica conformazione richiamante la suddivisione delle pagine del Talmud.
Il Talmud è uno dei testi sacri dell’Ebraismo atto alla trasmissione e discussione orale sulla Torah (legge) ed è proprio per questa sua caratteristica di testimonianza e confronto che è stato preso ad esempio per questa occasione.
Il libro – completato con illustrazioni diverse anche nella grafica per sottolinearne l’anno di compilazione (quest’anno si è pensato di estrapolare dalla Parola la frase-chiave del brano) – viene ufficialmente posto sulla pietra ai piedi dell’altare durante la Veglia di Pentecoste legato da sette nastri di diverso colore che simboleggiano i sette doni dello Spirito e i sette sigilli che l’apostolo Giovanni descrive nella sua visione all’inizio dell’Apocalisse.
Durante la Veglia di Pentecoste si invita la comunità a condividere le preghiere nate durante le meditazioni.»