Grazie, don Antonio
per la gioia che porti con te

(di Bianca A.)
Stiamo vivendo giorni intensi, ricchi di emozioni: partenze e non solo per le vacanze e arrivi che ci sorprendono. Per fortuna ci consola un po’ il passato se rivive gioiosamente nel presente e se a riproporcelo è un certo…don che appena può, scappa dal suo Perù, che ci racconta in modo semplice, autentico e arricchito dal suo sorriso che non scompare mai dal suo volto, neppure quando è costretto a…riposarsi in qualche letto di ospedale.
Ovviamente mi riferisco a don Antonio che, in una breve pausa del suo daffare missionario è venuto a salutare i suoi amici di Greco con i quali ha condiviso dieci anni della sua vita sacerdotale.
La “sua” Messa lo scorso 8 giugno ha affollato la chiesa di San Martino, non solo da parte di chi lo ha conosciuto, ma anche da parte di chi ha voluto stringere la mano di questo missionario sempre in entusiastico movimento nel saper realizzare il “tanto”, anche se a sua disposizione ha solo il “poco”, impreziosito però dalla sua magia di saperlo utilizzare al meglio.
Grazie, don Antonio, per la gioia che porti sempre con te e per la simpatia con la quale sai raccontare il tuo Perù. Il tuo ultimo libro è stato messo a disposizione di chi volesse leggerlo in vacanza per riflettere che, magari, ciascuno di noi anche se non riesce ad essere un superbo pino sulla vetta, può però essere sicuramente almeno un’utile pianta nella valle.