Continua l’accoglienza ai profughi eritrei: chiediamo ancora aiuto

Carissima comunità,
una settimana emozionante, vivace, in alcuni momenti frenetica di messaggi e telefonate, appuntamenti presi, accordi e delucidazioni, è ormai passata. Desideriamo ringraziare coloro che con affetto davvero sincero ci hanno fin qui aiutato: chi con le pulizie, chi con la spesa, chi con la biancheria e gli indumenti, chi nell’organizzazione, ma il nostro compito non è ancora terminato e vi rinnoviamo l’appello per proseguire nell’aiuto.
Il cibo e le bevande (no il vino) sono i generi di cui abbiamo urgentemente bisogno secondo l’elenco che trovate qui sotto. Scarseggia notevolmente anche il numero delle persone per fare le pulizie nei locali di Goretti la mattina dalle 9 alle 11. La scaletta dei turni è in segreteria a Goretti. Potete comunicare lì la vostra disponibilità.
Non vorrei dilungarmi in spiegazioni, interventi, commenti, ma affido alla vostra lettura alcune testimonianze che hanno raccolto i nostri amici della Comunità di s.Egidio. Sono frasi brevi e semplici, ma che racchiudono il dramma di un’intera vita che non possiamo lasciare inascoltato pur con le nostre piccole capacità.
Fiduciosa nella vostra risposta che so essere sempre puntuale e premurosa, vi saluto e vi ringrazio a nome dell’intero gruppo Caritas.
Gabriella
ALCUNE TESTIMONIANZE RACCOLTE DAGLI AMICI DELLA COMUNITA’ DI S.EGIDIO
– Morow, 15 anni, malato, trema di freddo in piazza Oberdan anche quando fa caldo. Partito dall'Eritrea 6 mesi fa. “Vivere in Libia è pericoloso, cammini e ti chiedono i soldi minacciandoti”
– Abdou, 17 anni, ha 3 fratelli più piccoli. Sogna di andare in Norvegia per aiutare la sua famiglia. Partito a 14 anni da un villaggio vicino a Massaua, è andato in Etiopia pagando i soldati alla frontiera per passare poi in Sudan, Libia, e in barca Malta e Italia con autobus fino a Milano.
– Aman, 27 anni Desidera andare in Inghilterra dove ha degli zii, ci proverà dalla Francia. A Calais, settimana scorsa è morto un ragazzino eritreo di 16 anni soffocato in un camion.
Incontriamo un insegnante di biologia. Più adulto della maggior parte del gruppo è trattato quasi con referenza; era contento di parlarci e ci benediceva; ha lasciato l’Eritrea, probabilmente per ragioni politiche (ricordiamo che l’Eritrea è sotto il regime dittatoriale di Aferwerki), quattro anni fa per andare nel Regno Unito dove ha parenti. E’ padre di 5 figli.
Il gruppo dei nostri ospiti ha dai 12 ai 20 anni. Nonostante la stanchezza si sono mostrati interessatissimi da subito al calcetto e affascinati dalla bellezza delle rose del giardino di Goretti.
Ecco cosa serve
• Fazzoletti di carta, rasoi usa e getta, bicchieri e cucchiai usa e getta, zainetti, slip da uomo nuovi o in buonissimo stato
• Biglietti ATM singolo viaggio (no carnet)
• Bottigliette di acqua (solo naturale), succhi di frutta, frutta fresca, merendine, latte a lunga conservazione (in confezioni da mezzo litro)
Portare tutto in segreteria a Goretti