FAMILY 2012 Scola: se la politica aiuta la famiglia, aiuta anche il lavoro

News > Archivio > Family 2012 > FAMILY 2012 Scola: se la politica aiuta la famiglia, aiuta anche il lavoro
18 05 2012

Il problema in discussione era quello che riguarda "I nuovi modelli di lavoro nella famiglia oggi". E il cardinale Scola ne ha approfittato per sostenere con forza la tesi che "solide politiche familiari aiutano anche il lavoro". Il tema era quello che concludeva un ciclo di quattro incontri dedicati alla crisi economica che investe oggi il welfare e che la Fondazione Famiglie 2012 aveva organizzato, assieme al Gruppo 24 Ore, in preparazione all'incombente appuntamento con Family 2012.

Incalzato dal direttore del Sole 24 Ore, Roberto Napoletano, il cardinale ha messo in tasca il discorso che si era preparato (ma che potete comunque leggere cliccando QUI) ed ha iniziato una riflessione – meglio: uno scambio di opinioni – con il direttore del quotidiano finanziario, legata a un filo rosso preciso: la priorità ineliminabile del soggetto lavorativo «quale fondamento del primato del lavoro stesso sul capitale», in un meccanismo di autentica relazione e sussidiarietà.

Contro quello che definisce «un “uomo-serbatoio”, concepito in maniera puramente individuale, uomo che conta meno di ciò che produce», occorre andare oltre una visione puramente economico-finanziaria della realtà critica in atto. Come? «Valorizzando adeguatamente il protagonismo tipico della famiglia, espressione stabile e primaria della società civile». Da qui la richiesta di solide politiche familiari e per i giovani. «Il loro precariato – prosegue l’Arcivescovo – è un errore drammatico». È ovvio che non ci troviamo più nella logica del posto fisso assicurato, ma la «flessibilità non può essere sinonimo di precarietà».

Insomma, il percorso del lavoro che può svilupparsi anche in modo dinamico e diversificato negli anni non può essere la precarietà a vita. Anche perché, suggerisce in un ulteriore passaggio, in una tale situazione viene meno la capacità di innovazione che «in economie avanzate come quelle occidentali, ma oggi tremendamente in affanno, è una delle risorse più efficaci per produrre crescita e sviluppo». E poiché «non c’è innovazione senza cultura e non c’è cultura senza educazione», si torna alla famiglia, luogo privilegiato appunto dell’educazione.

Ovvio, a questo punto, il riferimento alla responsabilità della politica: «Le istituzioni politiche non debbono gestire la società civile, debbono solo governarla. Ma questo non significa che le istituzioni debbano sottrarsi al compito di fare finalmente solide politiche per la famiglia con particolare riferimento alla conciliazione famiglia-lavoro».

Ed ecco il video completo dell'intervento del card. Scola. È lungo, ma vale la pena seguirlo per intero.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


CONDIVIDI!