Serata al Refettorio
su misericordia e Islam

La misericordia come nutrimento per corpo e anima. Questo è il tema del ciclo di 15 serate intitolato “Prendi il libro e mangia!”. Domenica 9 ottobre alle 19,30 al Refettorio Ambrosiano andrà in scena l’undicesimo incontro, intitolato “Alloggiare i pellegrini, la misericordia nell’Islam”.
Ospite di questa serata sarà Paolo Branca, islamista e docente di Lingua e Letteratura Araba presso l’Università Cattolica di Milano.
Il tema della misericordia nell’Islam è quanto mai interessante e forse poco noto. Secondo Mohammad Sammak, consigliere politico del Gran Mufti del Libano e Segretario generale dell’Islamic Spiritual Summit di Beirut, “misericordia è il nome di Dio nell’Islam, assieme a compassionevole. Ogni verso del Corano inizia così: Nel nome di Dio, il Misericordioso, il Compassionevole. Questo è il quadro delle relazioni tra Dio e il Creato e dovrebbe essere anche la cornice dei rapporti tra tutti gli esseri umani. Ora, se questi principi non sono rispettati da chi parla di Islam o fraintende l’Islam, questa è un’altra cosa. Viviamo una situazione in cui questi principi non sono rispettati da alcuni che si dicono musulmani, ma mostrano un’immagine diversa dell’Islam. Questo è il motivo per cui c’è una reale contraddizione tra quello che l’islam dice e la maniera con cui queste persone si comportano».
Dal canto suo Paolo Branca in una recente intervista a Famiglia cristiana sostiene che nell’Islam c’è urgenza di rinnovamento. Nell’epoca coloniale, sostiene “Prima per recitare il Corano si andava dal dotto del villaggio e del quartiere, l’unico che poteva leggerlo. Oggi ognuno può fare da sé: conoscere la lingua classica permette a chiunque di accedere a certi materiali, uscire magari dall’interpretazione genuina e stravolgere i valori della tradizione islamica. Un miliardo e mezzo di fedeli nel mondo seguono una religione con una storia di quattordici secoli il cui nome oggi incute paura nei Paesi islamici stessi: allora forse bisogna ammettere che c’è qualcosa che non va”.
Il rapporto con la modernità è inevitabile. “Siamo ancora in tempo a mettere degli argini alle derive fondamentaliste, ma devono essere loro, i musulmani stessi, a farlo, non possiamo essere noi cristiani a interpretare in modo alternativo le loro fonti” sostiene Branca.
E domenica 9 ottobre al Refettorio, cosa ci dirà il prof. Branca? Per venire a sentirlo basta affrettarsi a iscriversi all’evento scrivendo a iscrizioni@perilrefettorio.it o telefonando al 380.89.222.40 (dal lunedì al venerdì dalle 17 alle 19)