Sabato e domenica le firme per ‘Uno di noi’

La raccolta di firme per difendere la vita umana fermando gli esperimenti che portano alla distruzione degli embrioni (iniziata lo scorso mese di maggio come avevamo già scritto QUI) continua e arriva – questo weekend – anche a Goretti, Greco e Segnano.
Il movimento di Comunione e Liberazione e l'Azione Cattolica della nostra Comunità pastorale si fanno infatti promotori della raccolta firme a favore dell'iniziativa dei cittadini europei denominata "UNO DI NOI", che mira a raccogliere un milione di firme per chiedere all'Unione Europea di fermare gli esperimenti che portano all'eliminazione degli embrioni.
Sabato pomeriggio 15 e domenica 16, fuori dalle chiese di Goretti, Greco e Segnano, ci sarà la possibilità di porre la propria firma, convalidata da un documento d'identità.
"Dichiarando che ogni essere umano, fin dal concepimento, è uno di noi, i cittadini europei chiedono che la dignità umana sia messa al centro dell’integrazione europea e che ogni risorsa economica e intellettuale dell’Unione sia destinata sempre a promuovere la vita umana e mai a distruggerla".
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Questo, comunque, l'appello con il quale ci viene chiesto di porre la nostra firma:
"In conformità alla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo
noi crediamo che la dignità sempre egualmente grande di ogni essere umano sia il fondamento
della giustizia, della libertà, della democrazia e della pace.
Noi crediamo, perciò, che tale dignità, con i diritti che ne derivano,
debba essere riconosciuta senza alcuna discriminazione dal primo inizio della vita umana
nel concepimento fino alla morte naturale.
Noi crediamo che l’unità europea debba ritrovare motivazione e slancio
recuperando la sua anima che affonda le radici nell'umanesimo che, fecondato dal cristianesimo,
ha gradualmente costruito una visione della società che pone al centro la persona umana:
ogni persona nella sua incomparabile dignità.
Noi crediamo che questo moto storico,
che ha già vinto ogni dottrina di oppressione sull'uomo, che ha già liberato intere categorie
di uomini dalla discriminazione, debba ora raggiungere la sua perfezione
riconoscendo come “uno di noi” anche ogni singolo essere umano all'inizio della sua vita,
quando, appena concepito, attraversa la condizione della più estrema fragilità umana.
Noi crediamo che un vero unitario popolo europeo
possa emergere nell'aderire ampiamente a questa visione.
Noi crediamo che l'Unione europea,
nelle azioni che essa attua al suo interno e nel mondo, applichi coerentemente questo principio.
Per questo chiediamo a tutti i cittadini dell'Unione europea
(Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Regno Unito e Ungheria) di esprimere la loro adesione alla iniziativa denominata “UNO DI NOI” promossa in applicazione del trattato di Lisbona che ha inteso mettere a disposizione dei popoli una nuova forma di democrazia partecipata".