È morto il card. Martini Oggi camera ardente Lunedì i funerali

Il cardinale Carlo Maria Martini, indimenticabile Arcivescovo di Milano dal 1979 al 2002, si è spento venerdì pomeriggio alle 15,45. Aveva 85 anni e da tempo era affetto dal morbo di Parkinson. Le sue condizioni, critiche da mesi, si erano improvvisamente aggravate nella giornata di giovedì. Era ricoverato presso l'infermeria dell'Aloisianum, l'Istituto universitario di studi filosofici della Compagnia di Gesù a Gallarate, in provincia di Varese.
La salma verrà accolta in Duomo sabato a mezzogiorno dal cardinale Scola. Da quel momento sarà possibile a tutti i milanesi renderle omaggio fino ai funerali che verranno celebrati lunedì 3 settembre alle ore 16.00.
La morte del cardinale Carlo Maria Martini è un evento che suscita grande emozione ben aldilà dei confini della Diocesi Ambrosiana, che ha governato per 22 anni. Si tratta infatti – come ha ricordato il direttore della Sala stampa del Vaticano – di un vescovo che con la sua parola, i suoi numerosi scritti, le sue innovatrici iniziative pastorali ha saputo testimoniare e annunciare efficacemente la fede agli uomini del nostro tempo, guadagnandosi la stima e il rispetto di vicini e lontani, ispirando nell’esercizio del loro ministero tanti confratelli nell’episcopato in molte parti del mondo.
La formazione e la personalità di Martini erano quelle di un gesuita studioso della Sacra Scrittura. La Parola di Dio era il punto di partenza e il fondamento del suo approccio ad ogni aspetto della realtà e di ogni suo intervento, gli Esercizi Spirituali di Sant’Ignazio di Loyola la matrice della sua spiritualità e della sua pedagogia spirituale, del rapporto continuo, diretto e concreto, fra la lettura della Parola di Dio e la vita, del discernimento spirituale e della decisione alla luce del Vangelo.
Fu coraggiosa intuizione di Giovanni Paolo II – continua il ricordo di padre Lombardi – mettere la ricchezza culturale e spirituale di colui che era stato fino allora uno studioso, Rettore del Biblico e poi della Gregoriana, al servizio del governo pastorale della diocesi più grande del mondo. Il suo fu uno stile di governo caratteristico. Nel suo recente ultimo piccolo libro – “il Vescovo” – Martini scrive: “Non pensi il vescovo di poter guidare efficacemente la gente a lui affidata con la molteplicità delle prescrizioni e dei decreti, con le proibizioni e i giudizi negativi. Punti invece sulla formazione interiore, sul gusto e sul fascino della Sacra Scrittura, presenti le motivazioni positive del nostro agire secondo il Vangelo. Otterrà così molto di più che non con rigidi richiami all’osservanza delle norme”. E’ un’eredità preziosa, su cui riflettere seriamente quando cerchiamo le vie della “nuova evangelizzazione”.
• QUI potete leggere lo speciale sulla scomparsa del card. Martini pubblicato sul sito della Diocesi
• QUI potete invece leggere il messaggio di cordoglio di papa Benedetto XVI
• QUI potete ascoltare il messaggio del card. Scola intervistato da Radio Vaticana:
• QUI infine il messaggio del card. Tettamanzi
• QUI, infine, il messaggio del card. Tettamanzi