Sia ringraziato il Signore.
E grazie a te, don Stefano

Potevamo lasciare che don Stefano chiudesse la sua – peraltro preziosa – vicenda gorettiana con una stretta di mano, magari un brindisi, una pacca sulle spalle e via?

Potevamo permetterci di liquidare undici anni di comunione umana e fraterna, spirituale e cristiana, senza fermarci un attimo a considerare che esperienza abbiamo avuto la fortuna di vivere grazie a un fratello come don Stefano che il Signore ci ha messo accanto per compiere assieme un breve tratto di vita?

Sono due interrogativi ai quali la Comunità Pastorale Giovanni Paolo II risponde con una serie di riflessioni che testimoniano l’opposto.  Sono riflessioni e pensieri che dicono quale dono sia stato don Stefano per la comunità e quali segni lascia.

E sono pensieri e riflessioni che abbiamo raccolto in un libretto che viene consegnato a don Stefano come ricordo del suo passaggio tra noi e che non può che avere per tritolo “Grazie, don Stefano”

Lo potete scaricare per leggerlo e anche stampare se volete, cliccando QUI: https://is.gd/NGQfQI

Lo stesso don Pino, che ha condiviso con lui due anni per nulla scontati, devastati come sono stati dalla pandemia, riconosce che “la conclusione del tuo mandato nella nostra Comunità Pastorale (con l’inizio di una nuova missio) ha al centro proprio il “grazie “, il bisogno di vivere la gratitudine per un servizio compiuto nella fedeltà al Signore, nell’amore alla Chiesa e al gregge che ti è stato affidato (in particolare quello dei ragazzi e dei giovani), nella cura delle relazioni e dei cammini”.

…”Per il compiersi in mezzo a noi di questo cammino, grazie, Signore! E grazie a te, don Stefano!

Con tutto il cuore preghiamo il Signore della vita per te e per la nuova Comunità a cui sei affidato e che ti è affidata.

Nuovamente in cammino, tu e noi, verso il Regno di Dio, che è giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo (Rom 14,17).