‘Non ti ho sposato per amore ma per amarti’

(a cura di Mario)
Quale migliore occasione di celebrare la festa della Sacra Famiglia facendosi quattro risate a uno spettacolo cabaret sui 5 linguaggi dell’amore?
A Milano questa possibilità l’abbiamo. Organizzato dal Decanato Zara, la sera di sabato prossimo, 23 gennaio, presso l’Auditorium Don Bosco dei Salesiani in via Melchiorre Gioia 48, Pierluigi Bartolomei mette in scena “I cinque linguaggi dell’amore”, uno spettacolo liberamente tratto dall’omonimo libro di Gary Chapman.
Il libro spiega che, nella relazione di coppia, durante la fase dell’innamoramento, di solito siamo affascinati dal partner a tal punto che vediamo solo pregi in lui. La comunicazione avviene tramite gesti affettuosi, parole dolci e consenzienti, pensieri positivi indirizzati sempre a favore dell’altro.
Quando, però, comincia la cosiddetta routine, all’interno del matrimonio o della convivenza, improvvisamente ci accorgiamo dei difetti dell’altro, delle eventuali mancanze che sicuramente sono normali, frutto dell’abitudine, ma che al risveglio dalla fase iniziale ci sembrano anomali in quanto abituati a vivere l’io, che adesso è diventato noi: in questo momento gioca un ruolo importante la comunicazione, appunto, perché per condividere un cammino insieme è necessario comprendere le modalità attraverso le quali i partner desiderano essere amati.
Pierluigi Bartolomei, romano, preside di una scuola di formazione professionale, un passato da aspirante attore cinematografico, sposato e padre di cinque figli, racconta a proposito di questo spettacolo: «Mia moglie un giorno mi consigliò un libro dicendomi che se l’avessi letto avrei saputo molte più cose su di lei. Tra me e me mi dicevo “Ma cosa me ne importa di saperne ancora di più, in fondo le informazioni che ho mi bastano e mi avanzano”. Poi però di nascosto ho letto le prime pagine e mi sono appassionato. Si trattava dei “5 linguaggi dell’Amore” di Gary Chapman che ho sceneggiato utilizzando il cabaret come mezzo di comunicazione arricchendo lo spettacolo con alcuni contenuti multimediali e qualche brano musicale.
Sto da solo sulla scena per due ore con l’obiettivo di raccontare alle mogli e ai mariti, così come ai fidanzati, che l’innamoramento dura due anni, poi svanisce e che se si vuole amare una persona bisogna decidere di Amare, con la maiuscola. “Non ti ho sposata perché ti amavo, ma ti ho sposata per amarti…”
La gente a teatro ride di gusto e io li raccomando a Dio perché non facciano stupidaggini mettendo a rischio il loro sogno di un amore per sempre».
Riassumendo: appuntamento all’Auditorium don Bosco alle 20,45 di sabato 23 gennaio
Ingresso con contributo libero
Caldamente consigliato a fidanzati, coppie giovani, coppie rodate, coppie in fase di rigetto. E a tutti gli altri.
Buon divertimento.