Dona un farmaco perché
nessuno debba scegliere
se mangiare o curarsi

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04 02 2021

Nel 2020, 434mila persone povere non hanno potuto acquistare i medicinali di cui avevano bisogno per ragioni economiche. È questa la fotografia scattata dall’VIII Rapporto “Donare per curare – povertà sanitaria e donazione farmaci”, edito dall’Osservatorio sulla Povertà Sanitaria, organo di ricerca di Banco Farmaceutico. Il quale Banco Farmaceutico lancia in tutta Italia dal 9 al 15 febbraio la 21esima Giornata di Raccolta del Farmaco. 

Durante la settimana basta recarsi in una farmacia e acquistare un farmaco da donare a chi ha bisogno perché nessuno debba più scegliere se mangiare o curarsi. 

La richiesta di medicinali da parte degli enti assistenziali che si prendono cura dei fratelli meno fortunati riguarda soprattutto farmaci per il tratto alimentare, per il sistema nervoso, per le malattie metaboliche, per il sistema muscolo-scheletrico e per l’apparato respiratorio. Ma non solo, servono anche presidi medici e integratori alimentari.

“Oggi come non mai – scrive il dott. Giuliano Salvioni, presidente dell’Associazione Banco Farmaceutico milanese –  è necessario che quante più persone prendano parte all’iniziativa: la crisi economica innescata da quella sanitaria ha reso povera tanta gente e spinto in una condizione di ulteriore marginalità chi già era in difficoltà”. 

Anche perché i problemi non riguardano solo gli indigenti: 7 milioni 867 mila persone non povere (3 milioni 564 mila famiglie), già nel corso del 2019 hanno dovuto sospendere o limitare almeno una volta la spesa necessaria per visite mediche e accertamenti periodici. Con la pandemia la situazione si è aggravata.


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