Dialogo ebraico-cristiano Domenica l’incontro tra il card. Coccopalmerio e Rav Laras
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Occasione unica nella nostra Comunità pastorale: domenica prossima alle ore 17 nel salone polifunzionale di Goretti il cardinale Francesco Coccopalmerio, presidente del Pontificio Consiglio per i testi legislativi e membro del Pontificio consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, incontrerà Rav Laras, presidente emerito e onorario dell’Assemblea rabbinica italiana e presidente del tribunale rabbinico di Milano.
Obiettivo dell’incontro fare il punto della situazione sulla svolta che, esattamente cinquant’anni fa, il Concilio Vaticano II ha impresso al rapporto tra ebrei e cristiani. Con la Dichiarazione Nostra Aetate i padri conciliari ricordano “il vincolo con cui il popolo del Nuovo Testamento è spiritualmente legato con la stirpe di Abramo” per cui “la Chiesa di Cristo riconosce che gli inizi della sua fede e della sua elezione si trovano già, secondo il mistero divino della salvezza, nei patriarchi, in Mosè e nei profeti”.

Bene, ma che cosa è cambiato nelle Comunità cristiane nel modo di parlare, di riflettere e di giudicare?
Don Giuliano, nella lettera alla Comunità pastorale per presentare l’incontro ricorda che, nello storico incontro del 1986 tra papa Giovanni Paolo II e Rav Elio Toaf nella Sinagoga di Roma, siamo stati invitati a chiamarli: prima fratelli maggiori, poi fratelli prediletti e che “il cardinale Carlo Maria Martini nel suo lungo magistero tra noi, lui l'uomo della Parola e per la Parola, ha insegnato e formato il popolo cristiano ad avere un'attenzione particolare verso coloro ai quali le Promesse e le Alleanze non sono mai state revocate (Rm 9-11)”.

E a testimoniare che il dialogo continua ci saranno anche il coro ebraico Col Hakolot e il quello della Comunità pastorale Giovanni Paolo II che si alterneranno con brani del loro repertorio.
QUI la locandina con il programma dell’incontro.