Philip
e Alba
Il Timor di Dio è il settimo e ultimo dono dello Spirito Santo. Ci è stato regalato per ricordarci che non possiamo fare sempre quello che ci pare e piace perché non siamo noi i padroni del bene e del male, quindi non possiamo far diventare giusto ciò che è ingiusto, lecito ciò che è illecito. Timor di Dio – comunque – non è affatto paura di Dio, ma è rispetto e stima verso Lui e il Suo creato.
Annachiara lo ha usato per chiudere in bellezza i suoi racconti. Lo ha utilizzato infatti per cavalcare un problema che gli adulti pare abbiano dimenticato: la cura del Creato. Sono proprio i più giovani – ricordatevi l’esempio di Greta – ad avere capito che siamo alla resa dei conti: se vogliamo salvare questa briciola di universo che è la Terra, la nostra Terra, non abbiamo che pochissimo tempo. Sprechi e immondizie lo stanno soffocando. E pare che abbiamo dimenticato che quello che una volta era il paradiso terrestre non ci appartiene. Dio ce lo ha consegnato perché noi lo custodiamo e lo passiamo ai figli.
Non ci resta che ringraziare la nostra giovanissima scrittrice per gli insegnamenti che ci ha consegnato in queste paginette. Sono analisi, idee e giudizi sui quali adesso tocca a noi il ragionare.
Ed ecco l’ultimo racconto per l’ultimo dei sette doni: