Olivia e il suo
ippopotamo

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20 05 2021

“Il cuore si apre alla fiducia in Dio e accetta anche ciò che non si capisce”  scrive Annachiara per spiegare il quinto dono dello Spirito Santo: la Scienza. 

Il racconto di Olivia e dell’amicizia con l’ippopotamo Ben è in questo senso paradigmatica. Quando gli sguardi della ragazzina e della “bestiola” (che peraltro pesa già 30 chili alla nascita) si incrociano è amore a prima vista. Cosa non inusuale del resto; basta pensare ai cani o ai gatti che condividono con i loro padroni spazi e finanche sentimenti.

 In questo modo non ci sembra più così strano che il racconto si concluda sottolineando che “gli uomini non capiscono come Olivia possa divertirsi ed essere felice con un ippopotamo e gli animali dello zoo non capiscono come Ben possa essere felice in un appartamento a Milano, in compagnia di una bambina di 8 anni…eppure è così!!! Il cuore che ama comprende più della mente.” 

La morale è che dove non arriva la ragione (il cervello) può arrivare la fede (il cuore). Il motto di Agostino era Credo ut intelligam, intelligo ut credam (credo per capire, capisco per credere). La ragione e la fede hanno cioè bisogno l’una dell’altra. Per sapere e conoscere bisogna credere, e viceversa, senza il pensiero e l’esercizio dell’intelletto non può esservi fede. 


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