Anniversari di matrimonio: gli auguri di Lucia e Giovanni

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22 04 2012

Quattro coppie della nostra Comunità hanno rinnovato, domenica mattina, la promessa di fedeltà coniugale durante la celebrazione degli anniversari di matrimonio nella chiesa di Goretti, mentre a Greco la festa verrà celebrata domenica 6 maggio.

A queste coppie (ma anche a tutte le altre presenti a Goretti) Lucia e Giovanni, che vantano quasi mezzo secolo di esperienza di sposi, hanno rivolto – su invito di don Giuliano – un affettuoso messaggio di augurio.

Pubblichiamo il messaggio integrale, che potete comunque anche scaricare direttamente sul vostro PC cliccando QUI.

"Don Giuliano, parlandoci della celebrazione della S. Messa di oggi, ci ha invitati a rivolgere a voi, che oggi ricordate un anniversario significativo del vostro matrimonio, un augurio che, alla luce della Parola di Dio, nasca dalla nostra lunga esperienza di sposi.

Oggi Gesù ci ha parlato di un posto che ha preparato per ciascuno di noi, nel Suo regno di vita, dove saremo per sempre con Lui. Davanti allo smarrimento di Tommaso, smarrimento che è anche il nostro, Gesù ci rassicura: “Io sono la via, la verità, la vita. Nessuno viene al Padre, se non per mezzo di Me.” E’ così, bisogna passare attraverso Gesù, e noi, nella nostra vita familiare, l’abbiamo sperimentato.

Siamo sposati da quasi mezzo secolo; proveniamo da famiglie credenti e quindi, nel nostro percorso, apparentemente non ci sono stati grandi cambiamenti sul piano religioso. Ma solo da un certo numero di anni è avvenuto per noi l’incontro vero con Gesù, la Sua Parola ha modellato la nostra vita e ha trasformato la nostra fede in qualcosa di autentico.

Come coppia abbiamo cominciato a sentirci in tre, noi due e Lui, o meglio, Lui e noi due.

Lui del resto lo ha detto: “Quando due sono riuniti nel Mio nome, Io sono in mezzo a loro.” Quindi la coppia di sposi costituisce già di per sé la realtà ideale perché questo si verifichi. Ma Lui ha anche chiesto l’unità, la comunione, e la coppia può costituire veramente il primo nucleo di quella unità che deve diventare l’obiettivo di ogni comunità, a cominciare da quella familiare fino a quella ecclesiale.

Come famiglia avvertiamo continuamente la necessità della Sua presenza, e quando ci accorgiamo che c’è qualcosa che non va, ci rendiamo conto che non siamo in ascolto del Suo Spirito, e che allora è necessario invocarlo, perché scenda su di noi, entri in quella situazione, ed effonda il Suo Consiglio, la sua Sapienza, il suo Amore.

Da quando abbiamo trovato veramente il Signore, il modello per la nostra vita di coppia e di famiglia è costituito dai trent’anni che Gesù ha trascorso a Nazareth insieme a Maria e a Giuseppe. Quella che abitualmente viene chiamata “la vita nascosta di Gesù”, in realtà è stato un lungo periodo in cui quella famiglia si è formata, in cui Gesù ha imparato a diventare un uomo, vivendo tutte le esperienze quotidiane di ogni famiglia (le amicizie, le difficoltà, le gioie, i dolori), ha imparato a conoscere le persone del suo ambiente, che spesso ritroviamo nelle sue parabole, ha imparato ad essere fedele alla Legge, e a pregare, instaurando una relazione continua con il Padre.

La Famiglia di Nazareth è quindi un esempio di famiglia normale, e, al tempo stesso, rappresenta la situazione privilegiata scelta da Dio per venire in mezzo agli uomini.

Ecco perché oggi desideriamo chiedere al Signore per voi, e per tutte le coppie presenti, di rinnovare la Grazia, che è Grazia efficace, del sacramento che avete ricevuto. Gli chiediamo che vi conceda di non sentirvi mai soli, in nessuna situazione, ma di essere sempre certi del dono della Sua presenza che guida i vostri passi ed è luce sul vostro cammino".

Giovanni e Lucia 

 

 

 

 

 

 


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