La nostra corale a Vipiteno

Coro della Comunità Pastorale G.P.II > La nostra corale a Vipiteno
01 10 2018

Sabato 29 e domenica 30 settembre il coro della comunità pastorale Giovanni Paolo II ha vissuto l’emozione di una “trasferta” in Alto Adige. L’idea originale era una pizza tutti insieme per iniziare al meglio la “stagione corale 2018-2019”.  Poi … Poi leggete due“versioni dei fatti” a cura di Irene F., Paola M. e Lidia B.

Quando la situazione sfugge di mano…

(di Irene F. e Paola M.)
Poi la situazione ci è sfuggita di mano e volendo allargare i nostri orizzonti….perché non trascorrere due giorni in montagna, toccasana per voce e spirito? E perché non lassù, a Vipiteno? Detto, fatto!
E sabato 29 settembre siamo partiti, con mogli, mariti, figli, bagagli e spartiti al seguito.
Arriviamo a Colle Isarco e “mica inizieremo subito a cantare!” Ci aspetta infatti un invitante pranzo: come trattenersi di fronte alle tentazioni altoatesine? Ci consoliamo: tanto poi si cammina e si smaltisce.

Il pomeriggio trascorre tra le caratteristiche vie di Vipiteno, con i cenni storici e le “chicche” di costume di Norma, la nostra bravissima guida.
La visita al Municipio ci lascia senza parole per la ricchezza dei legni, dei marmi, dei preziosi pezzi in ferro battuto. Un vero e proprio tuffo nel passato: sembra proprio di vedere il Principe Vescovo che presiede la seduta comunale.

Senza saperlo ci siamo travati nel bel mezzo di una rassegna di cori tedeschi che si esibivano qua e là per le vie cittadine: tradizioni vocali diverse, brani diversi, ma stesso entusiasmo e passione. Che atmosfera!
E prima di rientrare in albergo come resistere al profumo di strudel e speck? Non ci siamo risparmiati nemmeno con gli acquisti.

Per scaldarci la voce, dopo cena, niente di meglio di una cantata  in scioltezza accompagnati dalla chitarra: cantori, parenti e amici uniti nel ricordare De André, Battisti, Celentano, Mina. Ma come sono versatili questi cantori! Forse anche grazie al buon vino locale, abbiamo trascorso un paio d’ore in assoluta allegria, sconvolgendo non poco il rigore altoatesino.

Il clou domenica mattina nella Chiesa dei Cappuccini di Vipiteno, dove abbiamo animato la S. Messa con i canti del nostro repertorio. Dobbiamo confessare che non ci aspettavamo tanto calore ed entusiasmo. Abbiamo emozionato e ci siamo emozionati.

Ma cantare mette appetito, si sa, e così via di filato a Trento per assaporare altre specialità di montagna. E tra funghi, stracotti e polenta abbiamo iniziato a programmare il fine settimana di note e allegria del prossimo anno. Parte la macchina organizzativa, vi terremo aggiornati per avervi con noi!

Cronaca di una gita “molto fuori porta”

(di Lidia B.)
Invitati ad animare la messa domenicale delle 10 nella chiesa dei Cappuccini di Vipiteno, i coristi hanno approfittato di questa occasione per una gita fuori porta (molto fuori porta!) con parenti e amici che li ha portati a visitare il paese di Vipiteno e a conoscere storia, costumi e tradizioni di questi luoghi.

L’amico Luca in pullman e l’amica Norma, guida esperta del posto, hanno saputo dare informazioni precise sulle contraddizioni di questo territorio “sospeso” tra Austria e Italia.

Norma ha condotto con simpatia il gruppo per le strade del paese, definito uno dei più bei borghi d’Italia,. Dopo aver ammirato palazzi storici datati dal 1200 al 1500, la torre delle dodici, la chiesa di Santo Spirito con i suoi affreschi, il municipio e persino la sala consigliare, il coro si è trasferito nella chiesa dei Cappuccini per una prova.

Si spostano le sedie,si controlla la sonorità dell’organo, le posizioni delle “voci”, l’acustica della chiesa, l’attenzione dei coristi…..

Poi Pasquale, l’autista, riporta  tutti in albergo per una meritata e ottima cena. E dopo cena cosa può fare un coro, aiutato da parenti e amici, se non cantare?! I cellulari si illuminano per suggerire gli accordi (a Massimo , il chitarrista) e le parole di tante canzoni anche di quelle in milanese intonate da Roberto e Peppino.

Poi tutti a nanna sotto i piumoni, ma al mattino il sole ci accoglie e riscalda e lo yogurt, orgoglio di Vipiteno, ci nutre insieme a torte e pane all’anice.

Si raggiunge quindi la chiesa dei Cappuccini con un buon anticipo per un’ultima prova, mentre i fedeli iniziano a riempire le panche un po’ incuriositi. Don Francesco accoglie molto cordialmente la nostra comunità, la presenta ai suoi parrocchiani e il coro e la musica diventano anche spunto per la sua omelia. I canti accompagnano tutta la messa con grande impegno del coro anche se a ranghi un po’ ridotti e dopo il canto finale un applauso inaspettato e prolungato manifesta da parte della comunità presente l’accoglienza e la gioia di questo incontro.

Si risale sul pullman per il lungo ritorno a Milano intervallato da un lauto pranzo a Trento. Al rientro si pensa già ai prossimi impegni e magari ad altre “trasferte”….

Qualcuno vuole unirsi al coro della comunità Giovanni Paolo II e vivere anche belle esperienze come questa? La porta è sempre aperta  e più il coro è numeroso e più è coro!


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