Lectio Divina
Per tutti i fratelli e le sorelle
della Comunità Pastorale Giovanni Paolo II
Tutti i martedì da settembre a giugno viene proposta la lettura continua degli Atti degli Apostoli dalle 18:45 alle 19:30, a S. Martino in Greco, presso la Sala della Comunità, entrando dall’oratorio.
Quest’anno pastorale 2019/2020 un primo ciclo degli appuntamenti del martedì viene dedicato alla lettera di San Paolo ai Filippesi. Il nostro nuovo parroco, don Pino – in sintonia con la lettera pastorale dell’arcivescovo – ha scelto di iniziare con l’invito dell’apostolo Paolo perché ogni cristiano possa avere in sé “gli stessi sentimenti di Cristo Gesù” che “pur essendo nella condizione di Dio, non ritenne un privilegio l’essere come Dio, ma svuotò se stesso assumendo una condizione di servo, diventando simile agli uomini“. E quindi “umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e a una morte di croce. Per questo Dio lo esaltò e gli donò il nome che è al di sopra di ogni nome, perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra, e ogni lingua proclami: ‘Gesù Cristo è Signore’, a gloria di Dio Padre“.
La proposta forte della Lectio Divina è un grande dono del Signore per le donne e gli uomini delle nostre Comunità parrocchiali (praticanti e non). La Parola del Signore posta in principio e al centro della vita comunitaria educa e plasma in noi un’umanità nuova, fresca, vivace che custodisce l’energia dello Spirito dal quale essa viene costantemente sprigionata in chi legge con gli occhi della fede. Il fatto che alla Parola del Signore venga dato tanto tempo di ascolto nel calendario fitto della vita comunitaria dice lo stile e l’orientamento delle scelte che devono caratterizzare le Comunità.
Scrive il Card. Carlo Maria Martini: “Tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste». Gv. 1,3 Colgo in questa frase la radice di ogni lectio divina perché in Lui, nella Parola, anch’io sono stato creato. È il Verbo il segreto della mia vita, il mio destino e, ritornando a questa Parola, mi ritrovo; leggendo la Parola della scrittura attingo al Verbo nel quale sono stato creato e sono tuttora sostenuto, mantenuto nella esistenza, lanciato verso il mio futuro. Lui è la radice, la spiegazione ultima di chi sono io. Quando i giovani ci domandano, di fronte al tumultuare delle loro emozioni contrastanti: ma io chi sono?, dovremmo rispondere: cercati nella Parola che ti ha creato, in essa è la tua ragione di vita!”