Il Ramo di Mandorlo n. 4/2016

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30 01 2016
La Festa della famiglia, che la Chiesa ambrosiana celebra questa domenica (31 gennaio) si colloca nel cuore dell’anno giubilare indetto da papa Francesco. Il motto di questo Anno Santo straordinario, «Misericordiosi come il Padre», rimanda a riflettere e a proporre, come stile di vita del cristiano, le opere di misericordia corporali e spirituali.
 
Nella prima pagina del Ramo di Mandorlo di questa settimana, pubblichiamo le riflessioni su questo tema di Michela e Luigi Magni e di don Luciano Andriolo, responsabili diocesani del Servizio per la famiglia. Tra le altre cose scrivono che il nostro Arcivescovo, nell’omelia della Messa di apertura dell’anno pastorale 2015-2016 ci ha raccomandato di «…vivere questo mistero centrale della nostra fede attraverso gesti di pellegrinaggio e riconciliazione, anche sacramentale, e attraverso la pratica delle opere di misericordia corporali e spirituali». Offrendo così le prime indicazioni per vivere bene in Diocesi questo tempo straordinario di perdono e perciò di gioia.
 
In questa prospettiva, tenendo conto dell’Anno giubilare, e di alcune suggestioni emerse dalla discussione del Sinodo dell’ottobre 2015, la Festa della famiglia viene colta come l’occasione per vivere e declinare l’opera di misericordia «Perdonare le offese». Questo invito si collega, quasi a esplicitarlo in maniera concreta, a quello indicato lo scorso anno – «Custodire le relazioni» – perché saper perdonare aiuta a custodire e mantenere sane le relazioni in famiglia, tra le persone che incontriamo quotidianamente e nella comunità.
 
 
 

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