Il Ramo di Mandorlo n. 39/2015
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Un 8 dicembre che vale doppio, questo del 2015, per noi cristiani. Si festeggia l’Immacolata concezione e si apre l’anno della Misericordia, un Giubileo che papa Francesco ha indetto perché questo non è «tempo per la distrazione, ma al contrario per rimanere vigili e risvegliare in noi la capacità di guardare all’essenziale». È un’epoca «per la Chiesa di ritrovare il senso della missione che il Signore le ha affidato il giorno di Pasqua: essere segno e strumento della misericordia del Padre».
Papa Francesco ha spiegato tutto, ha risposto a tutti i possibili quesiti sull’Anno santo straordinario che ha indetto: «Una domanda è presente nel cuore di tanti: perché oggi un Giubileo della Misericordia? Semplicemente perché la Chiesa, in questo momento di grandi cambiamenti epocali, è chiamata a offrire più fortemente i segni della presenza e della vicinanza di Dio». Lo ha affermato nell’omelia durante la recita dei Primi Vespri della domenica della Divina Misericordia presieduti – nella basilica di San Pietro – in occasione della consegna e della lettura della bolla d’indizione «Misericordiae vultus».
Sul Ramo di Mandorlo di questa settimana la spiegazione del logo e del motto scelti per accompagnare questo evento; due preziosi chiavi di lettura per coglierne il significato e l’importanza.