Il Ramo di Mandorlo n. 23/2016

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11 06 2016
Giusto un anno fa a Greco si aprivano per la prima volta agli assistiti della Caritas le porte del Refettorio Ambrosiano. Dalle ceneri dell’ex Teatro Greco – da anni in disuso – era sorto, grazie all’illuminazione e all’entusiasmo dello chef Massimo Bottura e del manager e intellettuale Davide Rampello, non una semplice mensa per i poveri, ma un Refettorio; un locale austero, ricco di arte e che con la sua bellezza potesse nutrire lo spirito degli ospiti mentre la cucina nutre il loro corpo.
 
È stato un successo anche perché l’idea base di Bottura e Rampello, subito appoggiata e fatta propria dalla Curia e dalla Caritas ambrosiana, era quello di dimostrare che ci si può cibare senza saccheggiare le sempre più povere risorse del pianeta, semplicemente sfruttando gli alimenti destinati alla discarica perché inutilizzati
 
Una sfida al mondo dello spreco partita da piazza Greco e che ha fatto il giro del mondo grazie alla complicità di Expo. Una sfida che continua nel tempo, anche dopo lo spegnimento dei fari dell’esposizione mondiale di Milano 2015. 
 
Oggi infatti il Refettorio si sta dimostrando capace di coagulare attorno a sé gli interessi culturali anzitutto del quartiere (ed è la prima volta che accade) ma anche del resto della città grazie alle diverse iniziative messe in piedi dalla Associazione per il Refettorio che richiamando sempre più visitatori/spettatori interessati.
 
Al primo compleanno del Refettorio Ambrosiano è dedicata la copertina del Ramo di Mandorlo di questa settimana.
 
Buona lettura.
 
 

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