2016 – Il Ramo di Mandorlo
n. 33 del 23 ottobre
n. 33 del 23 ottobre

Scontata la prima (e la seconda pagina) del Ramo di Mandorlo dedicata alla Festa della Comunità pastorale che si celebra questa domenica, 23 ottobre con il programma dettagliato e i nomi degli 11 ristoranti che offrono in piazza pentolino di pasta all’amatriciana fumante per raccogliere offerte da devolvere alla Caritas per il sostegno delle popolazioni colpite dal sisma.
Interessante anche la seconda parte (la prima è stata pubblicata sul Ramo della scorsa settimana) del messaggio di papa Francesco per Ottobre missionario. Sotto il titolo di Chiesa missionaria, testimone di misericordia, Francesco sottolinea che “la misericordia trova la sua manifestazione più alta e compiuta nel Verbo incarnato. Egli rivela il volto del Padre ricco di misericordia, «parla di essa e la spiega con l’uso di similitudini e di parabole, ma soprattutto egli stesso la incarna e la personifica» (Giovanni Paolo II, Enc. Dives in misericordia, 2).
Accogliendo e seguendo Gesù mediante il Vangelo e i Sacramenti, con l’azione dello Spirito Santo noi possiamo diventare misericordiosi come il nostro Padre celeste, imparando ad amare come Lui ci ama e facendo della nostra vita un dono gratuito, una segno della sua bontà (cfr Bolla Misericordiae Vultus, 3). La Chiesa per prima, in mezzo all’umanità, è la comunità che vive della misericordia di Cristo: sempre si sente guardata e scelta da Lui con amore misericordioso, e da questo amore essa trae lo stile del suo mandato, vive di esso e lo fa conoscere alle genti in un dialogo rispettoso con ogni cultura e convinzione religiosa.
A testimoniare questo amore di misericordia, come nei primi tempi dell’esperienza ecclesiale, tanti uomini e donne di ogni età e condizione. … Accanto all’opera evangelizzatrice e sacramentale dei missionari, le donne e le famiglie comprendono spesso più adeguatamente i problemi della gente e sanno affrontarli in modo opportuno e talvolta inedito: nel prendersi cura della vita, con una spiccata attenzione alle persone più che alle strutture e mettendo in gioco ogni risorsa umana e spirituale nel costruire armonia, relazioni, pace, solidarietà, dialogo, collaborazione e fraternità, sia nell’ambito dei rapporti interpersonali sia in quello più ampio della vita sociale e culturale, e in particolare della cura dei poveri”….
Il testo integrale lo trovate nel Ramo che potete scaricare da QUI